Discorso in
parte uscito ieri sera a lezione di Wellness Walking a Bussolengo… gioia e dolori di tutti… faranno bene?
Faranno male?
L’uovo è
formato da 3 parti: guscio, albume e tuorlo.
Un
guscio fragile e poroso, e tuttavia in
grado di contenere albume e tuorlo, in genere è costituito da calcio (carbonato
e fosfato di calcio e carbonato di magnesio).
L’albume è
la parte intermedia e trasparente dell’uovo. Il 90% è acqua, il resto sono
proteine, minerali e vitamine. Le proteine sono composte da: ovoalbumina,
conalbumina, ovoglobulina, ovomucina e avidina. Quest’ultima è un
“antinutriente”, ovvero… non fa bene per noi! Infatti blocca l’assorbimento
della biotina, o vitamina H. Per deattivarla e renderla innocua…basta cuocere
bene l’albume!
Tra i
minerali, importanti, troviamo sodio, potassio, selenio, fosforo e magnesio,
vitamine B2 e B5, B12 e B3, e il lisozima, che ha proprietà antibatteriche.
Il tuorlo è
la parte centrale, di colore giallo-rossastro, a seconda di cosa la gallina ha
mangiato! È rivestito dalla membrana vitellina, che lo tiene compatto e al
centro e lo fissa ai due poli dell’uovo. E’ la parte più interessante
dell’uovo! 50% è acqua, 30% sono lipidi e lecitine il resto proteine. Le
proteine sono trigliceridi, fosfolipidi, e a completare grassi monoinsaturi e
polinsaturi.
Ha un sacco
di minerali, tra cui ferro, fosforo, potassio, selenio e calcio e pochissimo
sodio!
Vitamine tra
cui molte liposolubili (A, D, E), carotenoidi, vitamine del gruppo B,
specialmente la B12.
Ha livelli
di colina e luteina molto alti, un solo uovo copre metà del bisogno giornaliero
di entrambe!
Le lecitine
contenute nell’uovo svolgono un importante compito: sono antagoniste del
colesterolo! Insieme ai grassi polinsaturi nell’uovo, favoriscono il processo dell'inversione dalle arterie verso il fegato, aiutando così nella prevenzione della
formazione di placche che potrebbero portare all’aterosclerosi. Questo processo
avviene poiché la lecitina è impiegata nel processo di LCAT (Lecitina
Colesterolo Acil Transferasi), un enzima che effettua quanto sopra descritto,
ovvero il trasporto del colesterolo verso il fegato, che verrà poi eliminato
attraverso la bile.
Le uova sono
un ottimo alimento per gli sportivi, che spesso, erroneamente, utilizzano più
albume che tuorlo, pensando di ottenere più proteine.
In realtà la
parte migliore è appunto il tuorlo, che contiene le lecitine, che favoriscono
un migliore assorbimento dell’ossigeno per singola pulsazione cardiaca, e una
maggiore cessione di anidride carbonica, importanti quindi sia in fase di lavoro
muscolare che di recupero. Nel tuorlo è presente anche la luteina, che aiuta
nella prevenzione della cataratta, ed è anche antiossidante e antinfiammatoria.
Ha inoltre la fosfatidilcolina, che da buone dosi di colina, precursore
dell’acetilcolina, un neurotrasmettitore molto utile nella contrazione
muscolare.
Come si
diceva, la cottura deve essere fatta bene per l’albume, affinché l’avidina si
disattivi, ma lasciare il tuorlo liquido per avere una biodisponibilità
ottimale di lecitina.
Se il tuorlo
viene cotto troppo, come capita a volte per le uova sode, si forma una patina
verdastra, che non è altro che solfuro di ferro, tecnicamente velenoso per il
nostro corpo.
L’uovo
grazie alle sue proteine, da subito un senso di sazietà, e per chi guarda e
conteggia le calorie, sono poche, con proteine importanti e utili.
Le uova in
sé, non sono quindi un alimento dannoso, ma devono rientrare in una corretta
alimentazione, che riduca, o meglio, ELIMINI, grassi dannosi e carboidrati.
In una dieta
ricca di verdure e frutta, sono un’ottima fonte sia di proteine che di grassi
benefici.
Sono da
preferire le uova di galline ruspanti, allevate a terra e possibilmente senza
mangimi. L’alimentazione della gallina influisce molto sulla composizione del
tuorlo, se libera di razzolare e mangiare di tutto, dagli insetti, alle
pietroline, a erba et simile e granaglie (non mangime), l’acido arachidonico
presente nell’uovo (è infiammatorio) sarà bassissimo!
Vi sono
sporadici casi di allergie, i principali allergeni sono l’ovoalbumina, l’ovotransferrina,
l’ovomucoide, il lisozima.
Nei neonati
di solito è scatenata dall’albume, che di solito si riduce se cotto bene, e con
la crescita. Negli adulti, sono più probabili allergie al tuorlo.
Quindi? Uova
si? Uova no?
Decisamente
SI, ma a patto di avere una corretta alimentazione, che escluda i grassi
polinsaturi di oli vegetali, troppo ricchi di omega 6, i grassi trans e i
farinacei da carboidrati che inducono infiammazione.
E
decisamente SI, se uova di “galline felici”, ovvero di contadino di fiducia,
dove le potete vedere che razzolano libere in giro. O se dovete comprarle, che
siano biologiche e che leggendo la stampigliatura sul guscio, il primo numero
che leggete è… “0”, che quindi vuol dire che almeno non sono in gabbia o a
terra si, ma chiuse, non libere.
E ora…vado a
farmi due uova all’occhio di bue! :)
Riferimenti articolo Dr. Pierluigi De Pascalis
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